Esportazioni cinesi superano le aspettative, ma i mercati finanziari restano cauti.

Nel mese di gennaio 2025, le esportazioni cinesi hanno registrato una crescita superiore alle previsioni degli analisti, evidenziando la resilienza del settore manifatturiero del Paese nonostante le sfide economiche globali. Secondo i dati doganali, le esportazioni sono aumentate dell'11,2% rispetto all'anno precedente, raggiungendo un valore di 305 miliardi di dollari. Questo incremento è stato trainato principalmente dalla domanda di prodotti elettronici e beni di consumo.

Tuttavia, le importazioni hanno mostrato una flessione del 3,7%, attestandosi a 210 miliardi di dollari, segnalando una domanda interna ancora debole. Il surplus commerciale della Cina è quindi salito a 95 miliardi di dollari, rafforzando ulteriormente la posizione del Paese nel commercio internazionale.

Nonostante questi dati positivi, i mercati finanziari hanno reagito con cautela. La Banca Popolare Cinese (PBoC) è intervenuta per stabilizzare i mercati, ma gli indici azionari principali hanno chiuso in territorio negativo. L'indice Shanghai Composite ha registrato una flessione del 2,66%, mentre lo Shenzhen Component ha perso il 2,57%. Gli investitori rimangono preoccupati per le tensioni commerciali in corso con gli Stati Uniti e per le possibili implicazioni delle politiche economiche della nuova amministrazione americana.

Inoltre, l'apprezzamento del dollaro statunitense ha esercitato una pressione sulle valute asiatiche, rendendo le esportazioni cinesi meno competitive sui mercati internazionali. La PBoC ha quindi adottato misure per sostenere la liquidità e mantenere la stabilità finanziaria, ma le incertezze globali continuano a influenzare negativamente il sentiment degli investitori.

In sintesi, mentre le esportazioni cinesi mostrano segnali di forza, le preoccupazioni legate alle dinamiche economiche globali e alle politiche internazionali mantengono alta la volatilità nei mercati finanziari asiatici.

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